WHISKEY IN THE JARRROW Metal Fest (2° Edizione)
Sabato 24 Marzo 2012
Pub La Prateria, Laghetto di S. Paquale, Cassino (FR)
Organizzare un Festival cosa significa? Due mesi minimo a farsi un culo così!
-Prendere accordi organizzativi con i locali (che solitamente sono taccagni nell'anima e piangono sempre miseria)
-Stabilire un budget su cui investire e guadagnare qualche cosa
-Prendere contatti con le band (gli artisti? Che gente ragazzi. Da prendere sempre con le molle)
-Stabilire i cachet se c'e da spartire del denaro (sempre poco)
-Pubblicizzare l'evento (e fare in modo di portare quanto più gente possibile all'evento)
-Avere una backline decente
-Avere un fonico bravo
-Gestire le band (questa è la cosa più difficile, soprattutto il giorno del festival)
-Lavorare sulla scaletta in modo da tirare sempre gente a seguire il Festival in tutti gli orari
-Fare in modo di far rispettare sempre i tempi d'esibizione
E come è andato in sintesi la seconda edizione del Whiskey in the Jarrow? Penso siamo riusciti perfettamente in tutto: bella cornice di pubblico anche se non eravamo ai livelli storici; perfetta gestione degli orari d'esibizione (e ringrazio le band per la professionalità); ottima scelta dei gruppi (grazie a generi diversi ed ottime esibizioni con musica superlativa i complimenti si sono sprecati!); il gestore del locale contento di come gli siano andati gli
affari; impianto e fonico ottimi (grazie ai Vincenzo e ai suoi Whiskey in the Jarrow). Insomma penso che come organizzazione possiamo darci un otto pieno. E come al solito ci permette di poter lavorare positivamente e serenamente anche in futuro contando di portare gruppi sempre più bravi a suonare dalle nostre parti.
Dalle 16:00 del pomeriggio siamo sul posto. Cabliamo tutto lo stage e facciamo un veloce check per gestire al meglio i suoni. La struttura dove si svolge il Festival ha un'ottima acustica, il suono non rimbomba ed esce anche ben definito, cosa non da poco.
Alle 18:40 si parte. Aprono le
danze i
Killing Spree che propongono un Thrash anni '80. La band ha fatto dei cambi di line up e si deve assestare. Risultano ancora un po' sporchi. Cresceranno e si faranno le
ossa.
Dopo loro tocca ai Whiskey in the Jarrow che ci deliziano con le loro cover dei Thin Lizzy. Una goduria sentirli suonare. Hanno il Rock nel sangue e si sente.
A seguire si torna sul pesante con i Under a Pale Grey Sky, cover band dei Sepultura. Tritano veramente tutto con un'esibizione spaccaossa. La band cresce a dismisura ed ha una presenza scenica da paura. Peccato non facciano pezzi propri, sarebbe bello ascoltare cosa ne possa uscire fuori.
Verso le 20:30 è la volta dei 5Rand di Nettuno. E' la terza volta che si esibiscono da queste parti e sono anche loro maturati in maniera esponenziale. Il loro Techno Thrash di Fear Factoriana memoria da i brividi e ti entra dentro. Tecnicamente mostruosi e con brani accattivanti conquistano il pubblico del Whiskey! Vi invito ad acquistare il loro primo minicd in formato cartonato. Uno spettacolo sonoro.
Alle 21:30 tocca a noi:
Housebreaking on stage! E come al solito, quando suoniamo a Cassino, è la solita festa. Un delirio di capelli al vento e tanti ospiti sul palco a dividersi i
vocalizzi di Marco: Davide dei 5Rand, Tai e Gianni degli Under a Pay ad urlare su “
Refuse/Resist”, Jean Mark dei Nachtraum ci delizia della sua ugola su “
Clandestine”, Andrea Khaldi è oramai il corista aggiunto su “
Housebreaking” e Roberto Dosia sa che “
Blessed Be” è tutta
sua. Il live va alla grande, soprattutto “
Infiltrati”, uno dei nuovi brani, colpisce veramente tutti. Segno che le nuove composizioni sembrano andare. Bene così.
La nostra festa finisce e comincia quella degli Humangled di Livorno. La simpatica band toscana ci delizia con del Death Metal di stampo floridiano e macella tutto quello che gli si para davanti. Bestiali come sempre visto che è la terza volta che dividiamo il palco con loro in giro per la penisola.
Finalmente è la volta di quei folli figuri dei Silvered. Vengono da Lecce e sono tra i i gruppi più pazzi e simpatici che ci sia incontrato di conoscere in giro per l'Italia. Tra l'altro si portano dietro anche un vecchio reprobo che ha la mia età e che si diverte a scattare fantastiche foto (oltrechè bere e fumare come un dinosauro). Un ringraziamento particolare quindi a Luca Nicolì. Le foto che trovate qui sopra sono tutte da lui gentilmente concesse! E la band conquista alla grande tutto il pubblico del Whiskey. Il loro Swedish Death Metal impregnato di finiture goticheggianti (a tratti di Opettiana memoria grazie all'enorme maestria del tastierista che dona spessore onirico), alla duttilità vocale di Daniele (che passa dal growl più estremo a melodie Moonspelliane) ed alle impressionanti linee di chitarra (che riescono ad incattivire tutto il sound), lascia i circa duecento presenti a bocca a perta. I complimenti a fine serata si sprecheranno. Questa è una band ragazzi che se fosse nata in scandinavia satrebbe da tempo con Nuclear Blast... non scherzo. Purtroppo la realtà dello stivale più invidiato al mondo è altra.
Ci avviamo alla conclusione. Come ciliegina sulla torta, ecco headliner i
Christopher Pintchbeck. Giocano in casa e lo sanno. Il loro Alternative a metà tra il Metal, il Grunge evoluto e il Rock fa veramente impressione. Si ascolta piacevolmente e risulta coinvolgente. Poi i tipi della band sono dei
soggettoni unici. Gente che se ti vede per strada non ti chiede come va ma:”Hai una cartina?”... Rispetto per persone così! Eterni ragazzi che conosci da venti anni e non cambiano mai. E perchè dovrebbero poi?
The end? Macchè! La musica magari sarà finita ma ci aspetta un post Festival da mille e una notte. A casa mia ovviamente. A far cosa? Mangiare tortigioni al sugo sapientemente cucinati da me e la nostra amica Veronica, altra matta da incorniciare. Insieme a gente scelta con il lanternino (Jean, Pat, Stono ed Amelia, I love you) insieme ai 3/5 dei Silvered che volevano solo dormire (beati loro, non hanno capito nulla!) facciamo le 5 del mattino... e finalmente crolla il sipario. Una delle manifestazioni più belle mai fatte a Cassino se ne va... E tempo di pensare già al domani...