Salve ragazzi, siamo lieti di presentarvi tre video estratti dal nostro live al Demodè Club di Bari di supporto ai mitici Napalm Death e Natron.
Per la prima volta abbiamo suonato davanti a 600 persone. Un'esperienza unica.
Continua l'Out of your Brain Tour 2011-12

Ma ora devo passare al vero pezzo forte della serata: l'esibizione di quei bastardi degli HOUSEBREAKING. Hanno, fino ad ora, dimostrato abbondantemente di cosa sono capaci e nessuno lo può mettere in dubbio; li conosco da una vita e al di là del divertimento e del macello che inevitabilmente si crea ad ogni loro serata, mi soffermo sempre sull'aspetto "tecnico" (passatemi il termine) della loro performance: sorvolando su quelle piccole sbavature nelle quali (volenti o nolenti) ogni band incappa nei propri concerti, hanno costantemente garantito di volta in volta uno standard elevato (dal lato tecnico quanto da quello del coinvolgimento), ma il Demodè di Bari è stato, stavolta, teatro di uno spettacolo al quale nemmeno noi supporter ed amici più stretti abbiamo mai assistito da parte loro! Praticamente perfetti (peccato solo per i suoni delle due chitarre, troppo impastati tra loro e difficilmente distinguibili), inappuntabili! Una carica ed un coinvolgimento unici, da band ultra navigata di fama internazionale, capaci di smuovere le masse in modo esemplare, cosa che praticamente non si è mai verificata una volta usciti dai confini del Cassinate... Marco alla voce ha fatto sfoggio di una prestazione personale super e dopo i primi 2 o 3 brani si è sciolto alla grande anche a livello di intrattenimento! Giulio al basso il solito animale da palcoscenico, ancor più scalmanato e mostruoso tanto come presenza quanto col suo strumento. Le due chitarre di Mariano e Alfredo massicce e chirurgiche come non mai (sorvolando il problemino tecnico, comunque indipendente dalle loro volontà, accennato in precedenza) col sottoscritto, il fido Lollo e Teri a guidare fieramente il pogo ed il massacro collettivo venutosi a creare a ridosso del palco!! Un capitolo a parte lo riservo, però, a Gianni seduto dietro le pelli... vero motore della band in questa magnifica esibizione, forza della natura inarrestabile che ha spazzato via in men che non si dica tutte le sue tensioni pre-concerto, tensioni derivanti dal suonare di spalla a band ultra acclamate e di caratura internazionale. E oltre alle tensioni, ha spazzato via tutto il drum-kit e la quasi totalità dei metallers presenti in sala con una performance tecnica formidabile ed una furia fisica ed emotiva senza pari!! Imbattibile!!!
Siamo felici di comunicarvi di aver raggiunto un accordo promozionale con la Crash Promotion
e a fine mese concluderemo il nostro “Out of your Brain tour” che ci ha portato a suonare 42 date in 1 anno e mezzo.
E come è andato in sintesi la seconda edizione del Whiskey in the Jarrow? Penso siamo riusciti perfettamente in tutto: bella cornice di pubblico anche se non eravamo ai livelli storici; perfetta gestione degli orari d'esibizione (e ringrazio le band per la professionalità); ottima scelta dei gruppi (grazie a generi diversi ed ottime esibizioni con musica superlativa i complimenti si sono sprecati!); il gestore del locale contento di come gli siano andati gli affari; impianto e fonico ottimi (grazie ai Vincenzo e ai suoi Whiskey in the Jarrow). Insomma penso che come organizzazione possiamo darci un otto pieno. E come al solito ci permette di poter lavorare positivamente e serenamente anche in futuro contando di portare gruppi sempre più bravi a suonare dalle nostre parti.
Alle 18:40 si parte. Aprono le danze i Killing Spree che propongono un Thrash anni '80. La band ha fatto dei cambi di line up e si deve assestare. Risultano ancora un po' sporchi. Cresceranno e si faranno le ossa.
Alle 21:30 tocca a noi: Housebreaking on stage! E come al solito, quando suoniamo a Cassino, è la solita festa. Un delirio di capelli al vento e tanti ospiti sul palco a dividersi i vocalizzi di Marco: Davide dei 5Rand, Tai e Gianni degli Under a Pay ad urlare su “Refuse/Resist”, Jean Mark dei Nachtraum ci delizia della sua ugola su “Clandestine”, Andrea Khaldi è oramai il corista aggiunto su “Housebreaking” e Roberto Dosia sa che “Blessed Be” è tutta sua. Il live va alla grande, soprattutto “Infiltrati”, uno dei nuovi brani, colpisce veramente tutti. Segno che le nuove composizioni sembrano andare. Bene così.
Ci avviamo alla conclusione. Come ciliegina sulla torta, ecco headliner i Christopher Pintchbeck. Giocano in casa e lo sanno. Il loro Alternative a metà tra il Metal, il Grunge evoluto e il Rock fa veramente impressione. Si ascolta piacevolmente e risulta coinvolgente. Poi i tipi della band sono dei soggettoni unici. Gente che se ti vede per strada non ti chiede come va ma:”Hai una cartina?”... Rispetto per persone così! Eterni ragazzi che conosci da venti anni e non cambiano mai. E perchè dovrebbero poi?